C’è un albero in Val di Non che ogni anno si illumina, puntuale, l’8 dicembre, Festa dell'Immacolata Concezione. I nonesi lo sanno, perché quest’albero luminoso è visibile da tutta la valle e, durante il periodo natalizio, volgere lo sguardo al “monte di Cles” significa trovare in pochi istanti quel bagliore: ormai è una tradizione.Il Grande Albero di Natale si trova sulle pendici del Monte Peller, sopra il paese di Cles. È conosciuto praticamente da tutti, residenti e turisti che trascorrono il periodo natalizio in Val di Non, ma sono in pochi quelli che conoscono la sua storia.
Il Grande Albero ha preso vita per la prima volta a metà degli anni ’80, quando Giuseppe Micheli, dopo alcuni tentativi, riuscì a realizzare questo grande albero illuminato nel terreno di proprietà della moglie Rita. Un terreno esposto verso la valle, in quota, sulla montagna, dove Giuseppe e Rita amavano passare il proprio tempo libero. L’idea di Giuseppe era proprio quella di valorizzare il “suo amato” Monte Peller con questa installazione luminosa e scaldare i cuori dei valligiani nel periodo del Natale.
Da subito realizzare l’albero diventò un momento di unione e condivisione per la famiglia Micheli: anche i figli Diego, Lorena, Ivan e Ermes partecipavano alle “operazioni”, mentre la mamma Rita si occupava di organizzare la parte “conviviale”. Anche lo zio Bruno, fratello di Giuseppe, prendeva parte ogni anno ai lavori. Lui e Giuseppe erano inseparabili.
Nel 1994 purtroppo Giuseppe venne a mancare, e allora i figli e lo zio decisero di portare avanti la tradizione del Grande Albero di Natale del Peller, in memoria di colui che lo aveva ideato. Nel ’98 un altro grave lutto colpisce la famiglia Micheli: il figlio più piccolo, Ermes, perde la vita in un incidente. Poco tempo dopo anche lo zio Bruno viene a mancare. Per questo motivo, per anni, sull’albero comparvero, ben visibili, tre stelle luminose, a memoria dei tre membri della famiglia che non c’erano più.
L’Albero cambia forma per l’ultima volta nel 2017, per ricordare il giovane Mirko, scomparso a causa di un incidente. Diventa un triangolo stilizzato, con in aggiunta una grande croce sulla cima, proprio come lo vediamo oggi. Realizzare il Grande Albero di Natale rimane oggi una tradizione di famiglia, un’occasione per stare insieme, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Oggi sono i nipoti che si occupano di realizzarlo tutti gli anni.
Per la famiglia Micheli è un modo per ricordare i propri cari, ma è diventato anche un impegno verso i propri compaesani e tutti i nonesi. Loro raccontano, infatti, che la gente del posto telefona per assicurarsi che l’Albero ritorni ad accendersi ogni Natale poichè per loro è motivo di gioia vederlo illuminato lassù sulla montagna.
E così, anche in questo Natale così particolare, il grande Albero del Monte Peller si lascia scorgere dalla finestra di ogni casa della Val di Non e abbraccia da lontano i nonesi.