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L’emozione di una notte in rifugio in Val di Non

Il rifugio è il simbolo delle montagne del Trentino. Raggiungerlo al termine di un’escursione è sempre una gran soddisfazione ed entrare a far parte della famiglia del rifugio, anche solo per una notte, è un’esperienza che resta nel cuore.

Il rifugio è una piccola struttura che resiste coraggiosa ai limiti della vita d’alta quota: spesso dipende da un generatore per la corrente e deve utilizzare con sapienza le risorse della natura, come l’acqua, il sole e la legna.
Dopo aver riposato per lunghi mesi sotto la neve viene sottoposto a un bel “restyling” per essere rimesso a nuovo ed essere pronto a inizio estate a accogliere con tutta la sua modestia gli escursionisti e gli amanti della montagna.

Anche al Val di Non ha i suoi rifugi storici, luoghi dove ci sentiamo più semplici, dove ci sentiamo piccoli al cospetto delle montagne e dove apprezzare cose che diamo solitamente per scontato, in primis una doccia calda!


Rifugio Peller

Questo storico rifugio della SAT si trova a quota 2.020 m ai piedi del monte Peller, il baluardo più settentrionale delle Dolomiti di Brenta. È un punto d’appoggio fondamentale per chi percorre il trekking a tappe Dolomiti di Brenta Trek oppure l’attraversata in quota del Brenta che scende fino al Rifugio Tosa Pedrotti passando per il Sentiero delle Palette e il Passo del Grostè.
Ma non serve essere alpinisti per assaporare una o più notti in rifugio. Sono tante le escursioni da fare in giornata in questa parte selvaggia del Brenta per poi fare ritorno al rifugio:

  • il giro del Monte Peller
  • l’attraversata del Pian della Nana e la cima Sasso Rosso
  • l’anello passando per la Val Formigia, la Malga Tassulla e la Val Madris

Malga Bordolona Alta

Alcuni anni fa la Malga Bordolona Alta era un vecchio rudere. Con grande passione è stata completamente rinnovata ed ora gli appassionati di montagna possono sostare anche in questo angolo nascosto del Gruppo delle Maddalene. La Malga Bordolona Alta si trova a quota 2.090 m ed è gestita dalla famiglia Alessandri assieme all'Agritur Malga Bordolona Bassa.

La Malga Bordolona Alta è un punto d'appoggio fondamentale per l'attraversata lungo il sentiero Bonacossa 133 ed è l'ultima tappa prima di concludere questo trekking il giorno successivo raggiungendo la vicina Val di Rabbi. Questa malga accogliente infatti si trova a ridosso della Val di Rabbi e sono molti i trekking giornalieri che collegano le due zone. Sono molti gli appassionati di montagna che apprezzano la modernità della struttura e decidono di trascorrere qui più notti per intraprendere ogni giorno un'escursione diversa, come ad esempio:

  • Anello dalla Bordolona al Rifugio Lago Corvo
  • Anello passando per la Cima Castel Pagano e Malga Palù
  • Anello al Lago Trenta e rientro per la Val Clapa
  • Anello per cima Zoccolo e Malga Preghena

Rifugio Oltradige

Questo caratteristico rifugio in legno si trova ai piedi del monte Roen sul versante altoatesino. Lo si raggiunge a piedi da Termeno, in Alto Adige, e dal Passo della Mendola. La sua caratteristica è appunto quella di sorgere alla base rocciosa della cima del Roen dove parte la facile ferrata che arriva diritta alla cima. Il rifugio infatti mette a disposizione 3 kit da ferrata per adulto e 1 kit da ferrata per bambino e si occupa della sanificazione dopo ogni utilizzo.


Rifugio Escursionistico Malga di Romeno

Questa malga ha tutte le caratteristiche di un rifugio. Si trova ai piedi del Monte Roen ma sul versante trentino. Ci si può arrivare in auto dal paesino di Amblar oppure a piedi dal Passo Mendola. Mette a disposizione 3 stanze sono per lo più bikers quelli che si fermano a dormire. La malga di Romeno infatti si trova proprio sulla traiettoria di alcune transalp e corrisponde alla fine della seconda tappe del percorso mtb Tour de Non.


Rifugio Maddalene

Il Rifugio Maddalene fino a qualche anno fa era una malga dimessa. Si chiamava infatti Malga Val. Poi è stata completamente ristrutturata e si è trasformata in un bellissimo rifugio fatto di legno e sasso. Si trova a quota 1.925 metri nel cuore del gruppo montuoso delle Maddalene. Il rifugio è circondato da cime appuntite tutte raggiungibili a piedi dal rifugio:

  • Cima Olmi (2.656 m)
  • Cima Lavazzè, (2.514 m)
  • Cima Slavazzaie (2.281 m)
  • Cima Marasè (2.100 m)

Il rifugio poi è felicemente tappa obbligata e per coloro che percorrono l’attraversata Aldo Bonacossa, lungo il sentiero SAT133: ben 22 ore di cammino dal Passo Palade alla Val di Rabbi sempre in quota!


Rifugio Predaia "Ai Todes ci" 

rif_ai_todesci.jpg

A 1.400 m di quota, il rifugio si trova poco sopra Passo Predaia, tra prati e boschi, ed è comodamente raggiungibile in auto da Coredo, in tutte le stagioni! Nato nel dopoguerra per ospitare i contadini del luogo, è stato completamente rinnovato. 

È perfetto come base per facili escursioni panoramiche verso:

  • Malga Rodeza (1.570 m)
  • Corno di Tres (1.812 m)

Rifugio Sores

Sores.jpg

Incastonato a circa 1.250 m nei boschi della Predaia, il Rifugio Sores è definito “il balcone sulle Dolomiti di Brenta”. Lo si raggiunge facilmente in auto da Tres o Vervò seguendo le indicazioni per il rifugio.

È il punto di partenza perfetto per passeggiate nei boschi e per escursioni facili e panoramiche:

  • Malga Rodeza (1.570 m)
  • Corno di Tres (1.812 m)

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