Sono più di mille anni che Castel Belasi sorveglia lo stretto passaggio tra le rocce all'ingresso della Val di Non. Ma, pur così antico, ha lo spirito giovane: i recenti lavori di restauro gli hanno infatti dato la freschezza di chi è rinato da poco. Il risultato è un connubio tra passato e presente che dà fascino al castello e lo rende diverso da tutti gli altri.
Quella di Castel Belasi è una storia di crescita, decadenza e rinascita: fondato nel XIII secolo come feudo tirolese, la nobile famiglia Khuen nel Quattrocento lo ingrandì, creando le due zone in cui ancor oggi è suddiviso, quella nobile legata alla torre pentagonale al centro e quella per la servitù addossata alla cinta muraria. Il risultato è un complesso enorme che, in gran parte abbandonato nel secolo scorso, ha rischiato di crollare su stesso, finché il Comune di Campodenno non l’ha acquistato e completamente restaurato, rendendolo anche un polo artistico di rilievo.
Dietro le mura perimetrali che circondano il castello si erge il mastio (torre) pentagonale, che ricorda le forme del vicino Castel Sporo-Rovina presso Sporminore. Il maniero è protetto da una doppia cortina muraria e le fortificazioni più esterne furono erette intorno al XVI secolo, mentre la cinta maggiore sarebbe stata innalzata intorno alla metà del Quattrocento. Due garitte di vedetta cinquecentesche controllano i due ingressi a mezzogiorno e a oriente.
Castel Belasi è aperto dal 1° giugno fino al 27 ottobre 2024!