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Chiesa della Natività di S.Giovanni Battista-Flavon

La parrocchiale di Flavon, ricostruita interamente nel 1537, deve aver avuto origini molto antiche se, nei documenti, è ricordata addirittura sin dal 1248. L’interno presenta una serie di ricchi affreschi, probabilmente opera di Angelo Baschenis, rappresentanti il Cristo, gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa, l’Incoronazione di Maria e, nell’abside, vari episodi della Vita di San Giovanni Battista a cui la chiesa è dedicata. Sull’arco trionfale compaiono inoltre alcune scene raffiguranti l’Annunciazione e Adamo ed Eva; la parete sinistra è decorata con un affresco dedicato a San Nicola da Tolentino, mentre su quella di destra campeggia una Madonna in Trono con Bambino datata 1485. L’altare maggiore seicentesco, in legno policromo, è decorato da alcune statue lignee cinquecentesche raffiguranti la Madonna in trono con Bambino, San Giovanni Battista e San Vigilio, opera probabilmente di Sisto Frei. L’altare, attribuito alla scuola di Giovanni Battista Ramus, è arricchito inoltre da una pala seicentesca d’origine veneta raffigurante la Natività del Battista. Nell’altare laterale di sinistra, fattura settecentesca opera probabilmente di Teodoro Benedetti, è conservato un olio su tela databile alla prima metà del XVIII secolo, rappresentante la Madonnina dell’aiuto, copia da Lucas Cranach, il Vecchio. Ancora sulla parete di sinistra è appeso un dipinto raffigurante la Madonna del Rosario e Santi opera seicentesca di Giovanni Battista Rovedata. Nella cappella di sinistra è murata un’epigrafe, costruita in pietra bianca, databile al IV sec. d. C. a lungo considerata la ladide funeraria dedicata al vescovo Massimino. Accanto a quest’ultima è conservata una lapide della famiglia Spaur in pietra bianca e rossa, realizzata nel 1554, su commissione di Bartolomeo Spaur. Uno degli oggetti più importanti da un punto di vista artistico è una preziosa croce astile, oggi conservata presso il Museo diocesano tridentino, di origine trecentesca, venduta a inizio ‘400 dalla cattedrale di San Vigilio per far fronte alle imposte di guerra alla parrocchiale di Flavon.

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